Il Parco Naturale Regionale dei Campi Flegrei:
Il Parco si estende in un'area di circa 8.000 ettari e include la Solfatara, i siti archeologi ci di Pozzuoli, Cuma e Baia, le oasi naturalistiche del Cratere degli Astroni e del Monte Nuovo, e i laghi Averno, Lucrino e Fusaro, tutti di origine vulcanica. Un Parco straordinario, dall'enorme valore paesaggistico, ambientale e archeologico. Ampia e diversificata l'offerta alberghiera della zona: alberghi, pensioni, campeggi, agriturismi, bed & breakfast, ma anche ristoranti e trattorie dove gustare un'ottima cucina marinara e del territorio.
La Riserva Naturale Cratere degli Astroni, tenuta di caccia reale in età aragonese e poi borbonica, è un'Oasi protetta dal WWF sita all'interno di uno dei crateri flegrei.
La Riserva offre sentieri naturalistici, strutture didattiche e un Centro di recupero di animali selvatici. Due gli itinerari proposti il primo, di circa 5 ore, presenta una difficoltà media e consente di vedere l'insieme del cratere e delle aree limitrofe; il secondo (6 ore), che si sviluppa all'interno, presenta una difficoltà minima e permette l'osservazione della flora boschiva e palustre e della fauna.
La zona, area favorevole per la nidificazione degli uccelli (specie migratori), è un angolo di paradiso per gli appassionati di birdwalching. La Solfatara è la zona più attiva del complesso vulcanico dei Campi Flegrei, con fumarole che emanano gas sulfureo, sorgenti di anidride carbonica e di acque termo-minerali, getti di fango caldo che si alternano ad aree boschive e di macchia mediterranea che contrastano piacevolmente con l'arido paesaggio circostante.
Il cratere, che risale a circa 4.000 anni fa, era chiamato dai romani Forum Vulcani ("dimora del dio vulcano") Tra le maggiori attrattive, la Fangaia, dove fanghi giallastri gorgogliano di continuo; la Bocca Grande, fumarola principale e uno dei punti di controllo sismico e di misurazione della temperatura e della composizione chimica delle emanazioni gassose; il Pozzo dell'acqua minerale; e le vecchie Stufe, vere e proprie saune naturali.
Il Monte Nuovo, formatosi nel 1538 dopo un'eruzione da cui ebbe origine la collina craterica che si erge tra Lucrino e Arco Felice, è il vulcano più recente dei Campi Flegrei.
l'Oasi molto panoramica, è visitabile a piedi. Salendo verso la cima, lo sguardo spazia da Posillipo al golfo di Pozzuoli; percorrendo invece il bordo del cratere si scorgono i laghi d'Averno e di Lucrino e, in lontananza, le isole di Procida e Ischia.
Parco di Pozzuoli fra la natura del giardino e la storia della città
Il parco occupa una zona in pendio da settentrione verso il mare e presenta due ingressi: da via del Carmine e da via Rosini. Ricordiamo che quest'ultima via è legata al foro dell'antica Pozzuoli e che numerose testimonianze del passato sono presenti nei pressi e proprio all'interno del parco. Infatti salendo per via Ragnisco incontriamo i resti del palazzo con torre angolare voluto dal vicerè di Toledo nel quadro degli interventi di rilancio della zona flegrea dopo l'eruzione di Monte Nuovo. Più avanti troviamo i resti delle terme di via Ragnisco e poi dal lato di via del Carmine le Cento Camerelle ed altri ruderi che affiorano nella vegetazione. Nei pressi dell'ingresso meridionale su via Rosini si può vedere la piscina Lusciano.