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Palazzo Toledo

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Dopo la tremenda eruzione nella notte tra il 29 e il 20 settembre 1538 che portò alla formazione del Monte Nuovo, il vicerè Pedro Alvarez de Toledo, marchese di Villafranca, si fece costruire un sontuoso palazzo, a dimostrazione del pericolo scampato, e invitò i nobili napoletani a eleggere Pozzuoli quale luogo di villeggiatura. Il complesso architettonico si articolava in tre corpi ben distinti: il palazzo vero e proprio, al quale si accedeva dall'attuale Via Ragnisco, il "passaggio Toledo" utilizzato per la guarnigione e i cavalli al seguito del vicerè e l'imponente torre che rappresentava il fulcro della composizione. Era quindi un palazzo, non una fortezza come alcuni storici hanno ipotizzato, dato che il complesso non mostra alcuna soluzione di tipo militare. Il tempo, il disinteresse degli eredi di don Pedro e il passaggio del regno agli Austriaci nei primi anni del 18° secolo segnarono il declino della residenza puteolana, il cui palazzo fu adibito prima a granile della città e poi a caserma, mentre la torre divenne un carcere, come testimoniano ancora le forti inferriate alle finestre. Nel 1870 il Comune di Pozzuoli lo acquistò per adattarlo a ospedale civile (Santa Maria delle Grazie) che però, a causa del bradisismo del 1970, dovette trasferirsi presso l'ex Preventorio "Umberto di Savoia" sulla collina di San Gennaro. Adibito negli anni Settanta a Biblioteca Comunale, fu abbandonato definitivamente in seguito al terremoto del 1980 e più ancora dopo il Bradisismo del 1983. Del palazzo vero e proprio non abbiamo più tracce, tranne i muri perimetrali e il portale d'ingresso in piperno visibili da Via Ragnisco. A testimonianza dell'appartenenza del complesso al vicerè spagnolo, resta lo stemma marmoreo di don Pedro posto all'interno di un cortile, sulla porta di quello che doveva essere l'ingresso secondario del palazzo sulla Via Pergolesi. Uscendo dal cortile si può notare il prospetto degradato del cosiddetto "passaggio Toledo" con le sue finestre arcuate, dai cui ambienti furono ricavati, agli inizi del secolo scorso, una serie di alloggi, angusti e senza luce, per i senza tetto, trasferiti negli anni Cinquanta nei nuovi rioni popolari.
Nel 2005 il Comune di Pozzuoli ottenne un finanziamento europeo per un progetto che destinava Palazzo Toledo a Biblioteca e Archivio Storico. In questa nuova veste la dimora di Don Pedro de Toledo, venne riaperta al pubblico nel marzo del 2009 e dall'aprile 2011 ospita l'Archivio Storico, la Biblioteca Civica e l'Ufficio Beni Culturali, diventando così il Polo Culturale del Comune di Pozzuoli.

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Palazzo Toledo

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Via Pietro Ragnisco, 29 80078 POZZUOLI (NA) 

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