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Appello per la liberazione delle 300 studentesse nigeriane

Ultima modifica il Sabato, 17 Maggio 2014 13:54
Pubblicato Sabato, 17 Maggio 2014 13:54
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BringBackOurGirls

 

Prendendo atto della volontà espressa dal Consiglio Comunale di Pozzuoli in data 15 maggio 2014 che invitava Sindaco ed Assessora alle pari opportunità ad unirsi all’appello per liberare le 300 liceali nigeriane rapite nella notte tra il 14 e il 15 apriledagli estremisti islamici, il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e l’Assessora alle pari opportunità Teresa Stellato

esprimono la loro vibrante protesta

contro tali pratiche misogine e contro i crimini commessi nella convinzione della totale impunità e dell’inerzia delle forze dell’ordine e dei governanti.

Aderiamo con convinzione alla mobilitazione mondiale a sostegno della campagna Bring BackOurGirls già sostenuta dai grandi leader del mondo compreso papa Francesco.

Il gruppo Boko Haram, il cui nome in lingua Hausa significa «l’educazione occidentale è peccato», ha rivendicato il rapimento dichiarando che le ragazze saranno vendute come schiave e sposate a forza perché, dice il capo dei ribelli, «le ragazze devono lasciare la scuola e sposarsi». I terroristi di Boko Haram rivendicano il rapimento in nome di Allah. In un precedente attacco portato nel Borno, gli assalitori di Boko Haram avevano circondato un'altra scuola femminile, obbligando le liceali a uscire e ordinando loro di far immediatamente ritorno nei loro villaggi.

«Questa vicenda è l’ennesima e triste testimonianza di una cultura fortemente discriminatoria nei confronti delle donne difficile da sradicare – sostengono Sindaco e Assessora –. Non può più tollerarsi la negazione del diritto delle donne all’istruzione e a decidere della propria vita, tra l’altro con metodi violenti. Chiediamo che l’istruzione delle bambine sia garantita in tutti i Paesi del mondo e che sia promossa dalle organizzazioni internazionali come diritto umano fondamentale». 


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