La direzione generale dell'Arpac Campania, dopo numerosi solleciti inoltrati in queste ultime settimana dall’Amministrazione comunale di Pozzuoli attraverso l’assessore all’Ambiente Francesco Cammino, ha comunicato ufficialmente i risultati delle analisi effettuate su un campione di terreno e fango prelevato dalla cosiddetta Piscina Cardito, cisterna di epoca romana realizzata in via Vecchia San Gennaro (per l’approvvigionamento idrico l’antica Puteoli era servita da due acquedotti: quello campano, lungo il tracciato della Consolare Campana, e quello del Serino; e tra le cisterne romane, la più imponente è la Piscina Cardito databile attorno al II secolo dopo Cristo).
Secondo la relazione ufficiale dell’Arpac (pubblicata sul sito web del Comune al link: http://www.comune.pozzuoli.na.it/index.php/notizie/1343-piscina-cardito) “il campione prelevato l'8 aprile scorso risulta essere costituito da solido granulare misto a pietre, pertanto si tratta di rifiuto speciale non pericoloso”. L'Arpac comunica inoltre che in base alle concentrazioni del parametro solfati, “il rifiuto in esame non è conferibile tal quale in discarica per rifiuti inerti”, ma è “conferibile in discarica per rifiuti non pericolosi”.
«Rendiamo pubblici e visibili a tutti, i dati dei campionamenti dell'Arpac per dare la possibilità ai cittadini di controllare e verificare direttamente le azioni che stiamo compiendo a tutela del territorio, anche dietro impulso di comitati civici e associazioni - sottolinea l'assessore Franco Cammino - Da queste analisi emerge un dato che sicuramente rassicura, anche se non è degno vedere come sia stato ridotto questo monumento di epoca romana che è di proprietà privata. Potrebbe essere aperta al pubblico, invece è un ricettacolo di rifiuti».
Pozzuoli, 24 giugno 2014
Mauro Finocchito
Ufficio Stampa
Comune di Pozzuoli