“L’attenzione dell’amministrazione per la frazione di Cigliano, in particolar modo per la fragilità intrinseca del suo territorio, è sempre stata massima, così come massima è la considerazione verso le esigenze dei residenti. Gli avvenimenti degli ultimi giorni, invece, non consentono alcuna scelta né condivisione. E vi spiego perché”. A dirlo è il sindaco Vincenzo Figliolia, chiamato in causa nei giorni scorsi dal movimento Pozzuoli Ora per "non essere stato chiaro" sull’interruzione dei lavori di adeguamento della rete idrica e di predisposizione dell’impianto di pubblica illuminazione in località Cigliano.
“Chi amministra e conosce un minimo di contrattualistica pubblica – aggiunge il sindaco – ben sa che i contratti stipulati dal Comune di Pozzuoli contengono una speciale clausola - derivante dalla sottoscrizione del Protocollo di legalità - che obbliga coloro che siano colpiti da una interdittiva da parte della Prefettura, a prescindere dal contenuto della stessa ed anche per fatti irrilevanti rispetto al contratto stipulato con il Comune di Pozzuoli, a rinunciare all’incarico. Allo stesso tempo, le norme vigenti, nel caso di raggruppamento di imprese, consentono alle restanti società di proseguire nei lavori purché in possesso dei necessari requisiti. E ciò è quanto sta accadendo. Non ci sono scelte da condividere né fatti da nascondere – continua il primo cittadino – c’è solo un avvicendamento obbligato, a seguito del quale si potranno riprendere con pieno ritmo tutti i lavori, anche in virtù dell’intervenuto assenso da parte del Ministero dei Trasporti per le opere da realizzare nelle aree sotto la sua tutela. Il rispetto della normativa vigente è stato rigoroso. E rigorosa è stata l’amministrazione anche nel rinnovare nelnovembre 2016, tramite l’accesso informatico alla Banca Dati Nazionale Antimafia, le verifiche antimafia di tutti i soggetti coinvolti nei lavori di Cigliano già disposte in occasione del contratto stipulato nel 2015”.