«Va innanzitutto sottolineato e ribadito che la situazione della caldera dei Campi Flegrei è assolutamente immutata, come attestato nei regolari bollettini di osservazione settimanali e mensili redatti dall’Osservatorio Vesuviano-Ingv e visionabili sul sito dello stesso ente. Le scosse e gli sciami sismici, di modesta entità, sono considerati fisiologici della fase di innalzamento del suolo, fase iniziata già dal 2005 e costantemente monitorata, che nel 2012 ha portato le autorità competenti ad innalzare il livello di allerta da quello “base” a quello di “attenzione”. Nessun elemento nuovo o indicativo di variazioni significative è emerso a seguito delle ultime manifestazioni sismiche.
Riguardo al Piano di allontanamento della popolazione-Rischio Vulcanico, o piano di esodo, come da direttive del Dipartimento della Protezione Civile, analogamente al Piano Vesuvio, l’aggiornamento di tale pianificazione è e resta di competenza della Regione Campania, su indicazioni e d’intesa col Dipartimento stesso.
Tra gli oneri relativi a tale pianificazione, che individuerà, in aggiornamento al piano esistente, vie di esodo, mezzi, aree di attesa e di incontro, cancelli per l’uscita dall’area, vi è la redazione di linee guide da indirizzare alle amministrazioni comunali per la pianificazione locale e cioè per gestire la suddetta evacuazione entro i confini comunali e sino ai cancelli e/o alle aree di attesa individuate e nei tempi assegnati.
Nelle more di tale aggiornamento ai comuni è stata fatta richiesta di localizzare le sole aree di attesa (o Terminal nel Piano Comunale di Pozzuoli, che ha inoltre individuato criteri per l’assistenza interna).
Ciò nonostante, l'amministrazione ha comunque avviato studi preliminari sulla viabilità interna al fine di rispondere con immediatezza alle linee guida non appena saranno emanate. A tale scopo, a conclusione della prima fase della campagna informativa, appositi questionari verranno approntati e distribuiti alla popolazione residente.
Con riguardo alle vie di esodo i piani di emergenza, all’atto dell’approvazione, non prendono in considerazione mai percorsi non ancora realizzati e non utilizzati, sono recepiti e sono vincolanti per la pianificazione territoriale e per gli interventi sul territorio che devono avvenire (e avvengono) nel rispetto delle indicazioni degli stessi».